Secondo Dufour, Ortigia era una penisola la cui cinta risaliva al periodo bizantino e chiudeva tutto il suo perimetro.
(
L. Dufour - Siracusa, città e fortificazioni 1987)
Interessanti informazioni sulla struttura urbana, i porti, le fortificazioni della Siracusa bizantina si ricavano oltre che dalla fonti arabe, anche da fonti poco conosciute, studiate dall'Alexander.
Si parla di alcuni imperatori bizantini, da Leone III l'Isaurico a Michele II, e descrivono le torbide vicende politiche di Siracusa nei mesi che precedono l'assedio arabo della città, nonchè della battaglia fra Eufemio e Balata, capi delle due fazioni bizantine, che sarebbe avvenuta ad Acradina.
Quando le armate di Asad arrivano alla fortezza di al-Krat, gli abitanti dell'isola (che l'autore identifica con Ortigia), cercano di avviare negoziati con il comandante arabo.
La fortezza di cui si parla nelle fonti arabe sarebbe costituita, secondo Alexander, dalle fortificazioni di uno dei due porti di Siracusa, forse il porto piccolo già fortificato nel periodo classico...
Quando Siracusa fu conquistata definitivamente dagli arabi nell'877, anche il porto grande fu fortificato.
Siracusa in questo periodo, era dunque dotata di tre ordini di mura: la cinta esterna che circondava tutta l'isola, le fortificazioni della cittadella bizantina e poi araba e le mura difensive dei due porti che includevano parte di Acradina.
(P.J. Alexander, Le dèbut des conquètes arabes en Sicile et la tradition Apocalyptique byzantino-slave - 1973).La riconquista della città da parte del capitano bizantino Giorgio Maniace (1038) viene suggellata con la costruzione dell'omonimo castello sull'estremità meridionale di ortigia.
Ancora, ad ovest del Teatro Greco si trova la suggestiva via dei Sepolcri, detta così perchè sui muri (roccia intagliata) sono scavate nicchie dedicate al culto dei defunti eroicizzati e ipogei bizantini.
Come accennato sopra da "Rinoceronte", nell'antico arsenale greco, creato da Dionisio I, si vedono i resti di un complesso termale bizantino con un calidarium, un tepiderium e diversi bagni individuali; si narra che qua venne ucciso tragicamente l'imperatore Costante II Eraclio, nel 668.
Persino le gallerie delle catacombe di S.Lucia, vastissimo labirinto non ancora del tutto esplorate, sono a tratti decorate con preziosi affreschi bizantini.
______________________________
Un libro ripercorre il passaggio dei Bizantini in Sicilia
L’autore, Rodo Santoro, è un architetto e storicoEditore: KalósVi sono descritte, dai punti di vista architettonico, storico e religioso, tutte le persistenze dell’arte albanese-greco-bizantina in Sicilia: chiese, cappelle, basiliche, battisteri, mausolei, tricore, cripte, monasteri.
_______________________________