NEL NOME DEL CUORE, RACCOLTA PER IL CIAD
ASSISI (PERUGIA), 26 GIU - E' dedicata alla realizzazione di due progetti per la costruzione di opere civili a Bitkin, in Ciad, la raccolta fondi della sesta edizione di Nel nome del cuore, iniziativa organizzata dal Sacro Convento di Assisi. Prevedono la costruzione di una scuola ed un dispensario per donne partorienti e bambini malnutriti. Dal 27 giugno all'11 luglio sarà possibile fare le donazioni - spiega un comunicato degli organizzatori - chiamando il numero 48585 (da fisso al costo di 2 euro) oppure inviando un sms allo stesso numero (da mobile e da fisso al costo di 1 euro). Alla campagna di raccolta fondi aderiscono i gestori Telecom Italia, Vodafone, Wind e 3. "Grazie all'aiuto che il pubblico ci ha dato nelle scorse edizioni - ha spiegato padre Vincenzo Coli, custode del Sacro Convento di Assisi - abbiamo realizzato un centro di accoglienza per bambini orfani di guerra e ciechi ad Aduku, un centro di accoglienza per bambini malati di Aids a Moyo nel nord est del Paese, abbiamo sovvenzionato l'ambulatorio a Nyala, e le scuole di Otahsh e Abyei a Nyala. Ma c'é ancora tanto che possiamo fare e voglio ringraziare la Rai per il sostegno che ha dato a Nel Nome del Cuore nel corso di questi sei anni". Nel Nome del Cuore è anche uno spettacolo televisivo che sarà trasmesso in diretta su Rai Uno dalla piazza Inferiore della Basilica di San Francesco ad Assisi il prossimo 11 luglio a partire dalle 21. Sarà condotto da Carlo Conti e parteciperanno, tra gli altri, i Pooh, Massimo Ranieri e Ron.
Nel corso dello spettacolo televisivo sono previsti inoltre interventi da parte di alcuni francescani conventuali che racconteranno la propria esperienza di missionari. La serata, prodotta dal Gruppo Meet è stata realizzata con il sostegno di Telecom Italia, Poste Italiane, Istituto di Credito Sportivo, Banca Popolare di Spoleto. "Nel Nome del Cuore è una grande produzione televisiva - ha aggiunto Alessandro Casali, presidente del Gruppo Meet, che cura l'organizzazione della serata - ma non solo: è la dimostrazione di come sia possibile far incontrare spettacolo, informazione e spiritualità in una trasmissione dedicata al grande pubblico. Per questo voglio ringraziare la Rai che ha reso possibile il progetto e che ha creduto in questa manifestazione sin dal primo momento". "Abbiamo scelto il Ciad - ha concluso Padre Enzo Fortunato responsabile sala stampa Sacro Convento - perché fa parte di quei conflitti dimenticati dai mezzi di comunicazione. La comunità francescana del Sacro Convento, insieme ai partner di questa iniziativa, desidera portare all'attenzione del grande pubblico ciò che è ultimo, ciò che è dimenticato e ha bisogno di aiuto".
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