Ambientalisti e esponenti Sel terranno un incontro pubblico a Priolo
Il silenzio dei Comuni sull’inquinamento
Manca una rete di monitoraggio efficace
Mercoledì 16 Febbraio 2011 - 20:37
Siracusa – Il tema dell’inquinamento atmosferico sia al centro dell’agenda politica della pubblica amministrazione. Lo chiedono, cittadini, ambientalisti, gruppi politici, che periodicamene denunciano emissioni di sostanze inquinanti nell’aria senza ottenere grandi riscontri dai responsabili della tutela della salute pubblica. Per il circolo Legambiente l’anatroccolo, Priolo Parla, Decontaminazione Sicilia, Augustambiente, insieme ai gruppi di Sinistra, Ecologia e Libertà di Priolo e Augusta, è giunto il momento di avviare un percorso di lotta che richiami l’attenzione dei governi locali sul tema delle emissioni industriali. «Le numerose denunce delle associazioni ambientaliste circa la diffusione dagli stabilimenti industriali di sostanze inquinanti - scrivono in un appello alla popolazione di Siracusa, Augusta, Melilli, Priolo, Floridia e Solarino -, che rendono invivibile una grossa fetta del territorio provinciale, non hanno trovato alcuna risposta dagli amministratori locali». Uno specifico incontro aperto a tutti è stato così organizzato per lunedì 21 alle 18 in via Isonzo 14, a Priolo. Saranno affrontati le delicate questioni che creano notevole preoccupazione tra la popolazione in considerazione dell’esito di alcuni studi scientifici che metterebbero in relazione l’incidenza di gravi malattie con la concentrazione di sostanze inquinanti. «I dati analitici registrati nel tempo sulle emissioni inquinanti nella zona industriale, la frequenza dei fuori servizio, il ricorso dei cittadini alle cure nei vicini ospedali, pongono – sostengono gli organizzatori - la necessità di modificare la vigente normativa di prevenzione dell’inquinamento atmosferico al fine di stabilire limiti più restrittivi per gli inquinanti atmosferici».
Un altro punto di criticità riguarda la rete di monitoraggio che così com’è strutturata non consentirebbe di individuare con assoluta certezza i responsabili dell’inquinamento. «Occorre prevedere – affermano - monitoraggi solo in continuo e in tempo reale delle emissioni dai camini industriali, come tutte le realtà industriali europee, e potenziare i punti di rilevamento.
da "Il giornale di Siracusa"