La Gelmini: a scuola rimettetevi il grembiule

[fiorenzo]

La Gelmini: a scuola rimettetevi il grembiule

Contro la sfilata delle griffe, contro le pance scoperte a otto anni e i pantaloni a vita bassa a dodici, contro la moda a tutti i costi che va dal quaderno trendy fino allo zainetto, ben venga il vecchio grembiule. Quello tradizionale, nero con il colletto bianco, guarnito di fiocco azzurro per i maschi e rosa per le femmine: omologante, democratico, socialmente educativo.

Nel giorno che ha stabilito le date di inizio e fine lezione per il prossimo anno scolastico. la proposta è arrivata dai lavori della commissione Cultura della Camera, da Gabriella Giammanco, una delle più giovani deputate (è del ‘77) ed è stata subito rilanciata, con tutto il peso specifico che questo comporta, dal ministro Mariastella Gelmini (anche lei giovanissima, è del ‘73): «Si tratta di un’idea da prendere in considerazione - ha detto il ministro - le motivazioni sottese sono convincenti, e non solo per un fatto di ordine ma anche di uguaglianza sociale tra i ragazzi fin dalla giovanissima età. Dare le pari condizioni di partenza può essere una proposta interessante ed è molto curioso che venga da una delle più giovani parlamentari italiane».

In epoca di bullismo a go-go, il tema - ovviamente - è popolare, ma rischia di aprire dibattiti sproporzionati, come avvenne nel 2003 in Germania quando una proposta trasversale Verdi-Cdu di analogo contenuto scatenò il finimondo. La cosa, insomma, è destinata a dividere, ma anche ad accendere un interesse, dando la stura al cosiddetto «tuttaltrismo», quel blasonato sistema di dibattito secondo cui i problemi sono sempre altri rispetto a quello di cui si parla. E così, per esempio, sia Federconsumatori che l’associazione dei Genitori democratici hanno subito fatto notare che il ministro dovrebbe pensare «ai tagli ai bilanci della scuola» e non perdersi dietro questioni di cotonella nera e di fiocchi di seta. Ma poiché la questione di cui si discute è questa, chi si chiama fuori, si chiama fuori. E basta.
Esiste, invece, un diffuso movimento di mamme, di cui i blog su Internet sono testimonianza, che sostiene l’opinione di Mariastella Gelmini e di Gabriella Giammanco sull’opportunità di ripristinare il grembiule (o comunque una divisa). Marina Salomon, imprenditrice dell’abbigliamento per bambini e madre di quattro figli più uno in affidamento, si fa vessillifera di questa posizione: «Sono per il ritorno del grembiule - dice - come imprenditrice mi danneggia, sia chiaro, ma come madre credo che sia importante, contro l’esibizione smodata delle griffe, contro la competizione esasperata tra bambini e ragazzi anche sull’abbigliamento, e anche contro le spese folli a cui le famiglie sono esposte per non far sfigurare i loro ragazzi. Tutto questo, io credo, nella scuola deve finire».
Sotto un’angolazione più tecnica, i pro e i contro appaiono nella loro relatività: «Non possiamo pensare di intervenire sul sintomo senza aggredire la causa - dice lo psicologo David Meghnagi, della terza università di Roma - Nella scuola, oggi, i docenti non sono rispettati, i presidi sono esautorati del loro ruolo dirigenziale, i genitori, invece di tirare il carro nella stessa direzione della scuola, si trasformano in sindacalisti dei figli. Questo è il problema: la fine di un principio di autorità, che non può essere recuperato semplicemente ripristinando una divisa, sia pur come elemento portatore di un ordine intrinseco. Occorre, invece, attivare dei percorsi educativi, necessariamente lunghi e impegnativi, e solo alla fine potremo chiederci se sia opportuno o no il grembiule, come ultimo passo in questo itinerario. Ma, a quel punto, la questione sarà solo estetica e pratica. Non più educativa»
http://www.LaStampa.it

Voi cosa ne pensate sul fatto che i nostri bambini e ragazzi, dalle elementari alle medie inferiori debbano
mettere i grembiuli?

[rinoceronte]

Sono daccordo al grembiule. Restituisce dignità alla scuola, ripristina l'eguaglianza dei bambini di fronte al sapere e da ordine ad una realtà per molto tempo lasciata a se stessa dalla cultura radical-chic. E poi il grembiule obbligatorio educa a rispettare una regola fissa.

[acid]

uhmm.. pure nelle scuole medie inferiori? Non credo verrà accolto con piacere...

[Evaluna]

Se da una parte una divisa uguale per tutti ( non il grembiule che soprattutto per i più grandi...è ridicolo. ) potrebbe risolvere parecchi problemi derivanti dal malcostume di andare a scuola conciati come se si stesse andando in discoteca o altrove e quelli relativi alle disparità economiche, sociali e di "look" fra i ceti sociali, d'altra parte potrebbe rivelarsi un metodo coercitivo per "spegnere" la personalità dei giovani studenti che spesso passa e si manifesta ( come per tutti noi ) attraverso il loro modo di abbigliarsi, pettinarsi, ecc...

Non so... sono molto combattuta in merito all'argomento e penso che dovrebbe prevalere il buonsenso di genitori, ragazzi e istituzioni scolastiche. Regole per l'abbigliamento da adottare a scuola si, magari... divisa o peggio, grembiule, no

[rinoceronte]

penso che la personalità dei ragazi si può esprimere in altri modi, con le arti, con il disegno con lo sport...però secondo me non la faranno questa cosa.. è un presentimento..

[Evaluna]

La personalità si esprime in diversi modi e l'immagine che si vuol dare di se non è meno importante per moltissimi, dell'espressione artistica, letteraria, musicale, ecc...

Insegnare che l'eccesso ( in qualsiasi campo della vita ) è spesso inutile e dannoso, questa secondo me è la strada.

[mima]

un comportamente che suscita perplessità, disagio e insofferenza in più di un docente è sicuramente l'abbigliamento degli studenti, nelle ragazze le nudità esibite anche in pieno inverno, secondo i dettami della moda, nei ragazzi improbabili pantaloni cadenti che espongono la biancheria intima. Come impatto visivo non c'è che dire: prove di cattivo gusto. Si posssono qualificare queste tendenze come "mancanze disciplinari" (statuto 2007) o quanto meno un venire meno del principio del rispetto verso gli altri, come formulato nel testo del '98 ("gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo di istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi").
ma attenzione........, potrebbe capitare che anche qualche docente donna, magari giovane, attraente, sia indotta a fare il verso alle sue allieve; in questo modo il potenziale dissuasivo del regolamento viene ridotto drasticamente. La giovane insegnante potrebbe coltivare oltre sua sindrome di Peter Pan, anche la voglia di predisporre un coune terreno di pacifica convivenza con i suoi alunni (se iosono come voi potete star tranquilli), e poi il pensiero predominante potrebbe essere: - mi vesto alla moda...... sono ammirato........ divento importante!!!!! Insomma viva la società dell'immagine.
si può invocare il ritorno al passato con schiere di giovani e insegnanti avvolti in grembiuli neri tutti uguali?
Che tristezza!!!!!!!!!!!!!
non sarebbe meglio per chi ha funzione di leader, per chi svolge un compito di guida morale (leggi docente), prima di essere "visto" per il proprio look, sarebbe molto meglio fosse ricordato per quello che dice?

[acid]

si può invocare il ritorno al passato con schiere di giovani e insegnanti avvolti in grembiuli neri tutti uguali?
Che tristezza!!!!!!!!!!!!!

Sono daccordo, ma credo che un minimo di decoro e abbigliamento consono al luogo di educazione e formazione in cui ci si trova, sarebbe gradito. In primis soprattutto dai/dalle docenti Peter Pan..altrimenti verranno ricordate soprattutto per "altre doti", anzichè per ciò che insegnanano e anche il buon gusto e decoro è senz'altro un "insegnamento" ed esempio...

[antoniorandazzo]

un comportamente che suscita perplessità, disagio e insofferenza in più di un docente è sicuramente l'abbigliamento degli studenti, nelle ragazze le nudità esibite anche in pieno inverno, secondo i dettami della moda, nei ragazzi improbabili pantaloni cadenti che espongono la biancheria intima. Come impatto visivo non c'è che dire: prove di cattivo gusto. Si posssono qualificare queste tendenze come "mancanze disciplinari" (statuto 2007) o quanto meno un venire meno del principio del rispetto verso gli altri, come formulato nel testo del '98 ("gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo di istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi").
ma attenzione........, potrebbe capitare che anche qualche docente donna, magari giovane, attraente, sia indotta a fare il verso alle sue allieve; in questo modo il potenziale dissuasivo del regolamento viene ridotto drasticamente. La giovane insegnante potrebbe coltivare oltre sua sindrome di Peter Pan, anche la voglia di predisporre un coune terreno di pacifica convivenza con i suoi alunni (se iosono come voi potete star tranquilli), e poi il pensiero predominante potrebbe essere: - mi vesto alla moda...... sono ammirato........ divento importante!!!!! Insomma viva la società dell'immagine.
si può invocare il ritorno al passato con schiere di giovani e insegnanti avvolti in grembiuli neri tutti uguali?
Che tristezza!!!!!!!!!!!!!
non sarebbe meglio per chi ha funzione di leader, per chi svolge un compito di guida morale (leggi docente), prima di essere "visto" per il proprio look, sarebbe molto meglio fosse ricordato per quello che dice?

Mima, merito un abbraccio, proprio quei modelli che non esistono bisogna ritrovare.
E' irrilevante grembiule si o no, ma il decoro e l'educazione debbono essere tra le cose da evidenziare, ma sono in pochi coloro capaci di essere veri modelli.

[rinoceronte]

Sarebbe meglio un mondo perfetto...

[acid]

Sarebbe meglio un mondo perfetto...

E là starebbe la sua imperfezione! Assenza di difetto...meglio la realtà al sogno...

[rinoceronte]

Era una battuta che vuole dire che la perfezione non si può avere e questa proposta è imprefetta e criticabile ma a mio avviso mette molti freni al disordine "estetico" nelle scuole ...

[Evaluna]

non sarebbe meglio per chi ha funzione di leader, per chi svolge un compito di guida morale (leggi docente), prima di essere "visto" per il proprio look, sarebbe molto meglio fosse ricordato per quello che dice?

Il decoro in certi luoghi è un obbligo ma la legge deve essere uguale per tutti e l'esempio deve partire da chi ricopre ruoli ( genitori, insegnanti, ecc...) fondamentali per lo sviluppo e crescita morale dei ragazzi.

Insegnare il buon gusto e le regole per il viver civile, non imporre coercizioni che finirebbero per essere comunque eluse. In quanto al disordine estetico... è un concetto assai labile e soggettivo poichè, secondo me, un ragazzo in calzoncini o una ragazza in mini possono risultare molto meno volgari di una giacca e cravatta che nasconde "personalità contorte".

[antoniorandazzo]

non sarebbe meglio per chi ha funzione di leader, per chi svolge un compito di guida morale (leggi docente), prima di essere "visto" per il proprio look, sarebbe molto meglio fosse ricordato per quello che dice?

Il decoro in certi luoghi è un obbligo ma la legge deve essere uguale per tutti e l'esempio deve partire da chi ricopre ruoli ( genitori, insegnanti, ecc...) fondamentali per lo sviluppo e crescita morale dei ragazzi.

Insegnare il buon gusto e le regole per il viver civile, non imporre coercizioni che finirebbero per essere comunque eluse. In quanto al disordine estetico... è un concetto assai labile e soggettivo poichè, secondo me, un ragazzo in calzoncini o una ragazza in mini possono risultare molto meno volgari di una giacca e cravatta che nasconde "personalità contorte".

[rinoceronte]

Io penso che la questione si debba mettere in termini realistici , perchè possiamo portarla sul piano psicologico, idealistico, morale ecc...ma alla fine non cambierà nulla in quanto dovremmo sperare che le persone si passino una mano sulla coscienza e diventino magari Leader autorevoli o persone meravigliose che vanno con il costume a scuola ma che siano insegnanti straordinari o studenti modello. io penso che mi sembra normale ed anche educativo che dei bimbi ancora da formare abbiano una regola in più da rispettare che possa forgiarli nell'abito e nell'apparire, che non è inteso apparire nel senso letterale del termine (sennò mi presto all'interpretazione ideologica di qualcuno) ma nel concepire l'ordine esterno come una piccola luce di valori che richiamerà l'ordine interiore che poi forgia davvero gli uomini migliori, in quanto a quell'età ancora i bimbi non sono del tutto formati nella personalità (vedi Melanie Klain). L'apparire in questo senso potrebbe essere invece un vulnus sociologico che può dividere con gli abiti griffati i meno abbienti con i più ricchi.